La ripubblicizzazione dell’acqua è una battaglia che i movimenti sociali stanno conducendo ormai da una decina di anni ed ora siamo arrivati ad un obiettivo importante abrogare la legge che obbliga alla privatizzazione degli acquedotti e alla remunerazione sicura del capitale delle multinazionali a cui viene affidato questo bene indispensabile alla VITA umana.
Ci sono mille motivi per votare 2 SI al referendum per l’acqua.
La privatizzazione dell’acqua non coincide con una maggiore efficienza, come hanno cercato di convincerci per anni. E’ solo un grosso BUSSINES per tutti tranne che per i cittadini.
Le aziende si trovano in mano una fortuna, non hanno necessità di fare pubblicità per un prodotto che arriva in tutte le case e che siamo costretti a pagare con le bollette, il cittadino non può protestare con le amministrazioni pubbliche per i disservizi e sono molto meno tutelati da una azienda che non ha alcun interesse a fare INVESTIMENTI e risolvere i problemi degli UTENTI che rappresentano per lei solo costi inutili, visto che ha i profitti assicurati.
Inoltre la COLLETTIVITA’ perde il potere di gestione di un bene indispensabile affidandole a multinazionali francesi come accade sul nostro territorio dove la GORI è partecipata dalla SUEZ
Le aziende poi sono spesso carrozzoni politici. In ogni società di gestione dell’acqua si trovano assunti PARENTI e AMICI di consiglieri e amministratori di istituzioni di vario livello o tesserati di partito. E’ un caso o le privatizzazioni in Italia sono diventati uno strumento di controllo e influenza del VOTO ELETTORALE o di AFFARI PERSONALI di alcuni politici?
Infine c’è un tema su cui tutti siamo sensibili ed è l’aumento delle TARIFFE. Nella maggioranza dei casi la privatizzazione della gestione idrica ha portato ad aumenti di tariffe vertiginose. La GORI ha già aumentato l’ADAN (l’addebito anticipo sui consumi) del 500% è il 29 aprile era stata convocata un’assemblea per gli aumenti delle tariffe rimandata solo per motivi politici (elezioni amministrative e referendum) e per la protesta che il Comitato Regionale per l’acqua pubblica stava organizzando.
Per questo non facciamoci prendere in giro e votiamo SI ai 2 Refrendum dell’acqua portiamo la democrazia in mano ai cittadini
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