1. Noi vogliamo cantare l’amore per il mercato, l’abitudine al consumo e al denaro
2. La speculazione, la sopraffazione, la concorrenza saranno elementi essenziali del nostro operato
3. La filosofia esaltò fino ad oggi l’etica, la ricerca della felicità ed i diritti umani. Noi vogliamo esaltare il consumo convulsivo, la freneticità, la crescita infinita, il dominio ed il possesso
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: un mercato senza regole. Il denaro e la merce può spostarsi da un capo all’altro del mondo ad elevata velocità, sia essa acqua, seme o pensiero… tutto è merce, tutto è in vendita, ogni cosa ha un prezzo
5. Noi vogliamo inneggiare ai banchieri e ai dirigenti delle multinazionali che stabiliscono le regole degli stati e della politica economica internazionale
6. Bisogna che gli economisti, i politici e gli opinionisti si prodighino con ardore, convinzione e fede per aumentare l’entusiastica privatizzazione di ogni elemento della natura
7. Non v’è più bellezza se non l’arricchimento individuale. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo verso la vita e la Natura può essere un capolavoro. L’economia deve essere concepita come un violento assalto ai territori, per ridurre gli individui a prostrarsi alla compravendita
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei millenni! … Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo possedere tutto? Il tempo e lo spazio sono in vendita. Noi viviamo già l’assoluto desiderio di ricchezza economica, poiché abbiamo creato l’eterna illusione di potervi accedere.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra – una vera opportunità di profitto e crescita infinita – l’impresa militare, la proprietà privata, il gesto distruttore utile alla ricostruzione, le belle promesse economiche di ingaggio per cui si muore e il disprezzo dei deboli
10. Noi vogliamo distruggere i cervelli, le conoscenze, la coscienza critica e gli esempi etici di ogni specie, e combattere contro la solidarietà, la gratuità e contro ogni cooperazione tra gli esseri umani se non hanno il fine ultimo del profitto
11. Noi mostreremo le grandi folle agitate dal consumo, dal successo, dalla tifoseria e dall’idolatria; mostreremo le marche multicolori e i jingle delle pubblicità sulle TV di tutto il mondo; mostreremo il vibrante fervore notturno dello sballo e del divertimento, stimolate dalle droghe di ogni specie; le strade, gli ingorghi e i tubi di scappamento; il ricatto sul lavoro come necessità; il cemento come indispensabile manto per la terra, le auto fiammanti che sfrecciano ovunque, come enorme estensione del nostro ego ingabbiato, e il superamento di ogni limite umano oltre le risorse offerte dal Pianeta Terra.
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Sembra scritto dal berlusca
Chi meglio di lui incarna il mercato, dove tutto si vende e si acquista, anche le passioni e i sentimenti