Il paese reale sta soffrendo. Oggi nelle strade della mia città ho ascoltato il dolore, la rabbia, la disperazione, le ingiustizie che vivono gli italiani sulla propria pelle. Non riescono ad accettare la sordità delle istituzioni, l’impermeabilità al cambiamento. Il buon senso è calpestato dagli zombi che, spacciandosi per giovani rampanti, si alzano dalle loro tombe e ritornano nelle stanze di comando pronti a riprendere la demolizione del Paese e della vita delle persone che va avanti da 20 anni. Ormai però la strada è tracciata. E’ ineluttabile. Non si torna indietro.
Il processo rivoluzionario è avviato e per quanto qualcuno possa essere scoraggiato, oggi siamo più forti di ieri. Dal buio dobbiamo uscire insieme con creatività. Noi siamo il virus che contagia ogni casa, ogni condominio, ogni quartiere. I furbi, gli avidi, i truffatori, i disonesti si sentiranno sempre più isolati, circondati, inadeguati e saranno costretti ad uscire con le mani alzate.
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