Grazie presidente
Signori del governo
Deputati
Il governo ma anche i partiti di maggioranza, in questi giorni, hanno evitato di entrare nel merito delle nostre proposte.
In realtà è opportuno fare dei distinguo per rendere veramente trasparente il lavoro svolto.
Nella commissione cultura il lavoro è stato ampio , il dibattito e confronto proficuo e il parere della commissione ben articolato con condizioni ed osservazioni che hanno tenuto conto anche qualche istanza di minoranza.
Dobbiamo quindi denunciare una delle tante mistificazioni della realtà del relatore Boccia e del governo.
Non è assolutamente vero che i pareri delle commissioni sono stati accolti dal governo nella riformulazione del decreto del fare.
Noi continuiamo a denunciare, e non ci stancheremo, il malsano rapporto di subordinazione che da decenni il Parlamento vive nei confronti del Governo.
Ed è un rapporto malsano non per il M5S, ma per la de-mocrazia.
Ma se tanti cittadini oggi sono qui è per iniziare un percorso di Rifondazione delle istituzioni, di rifondazione della democrazia avendo ben chiaro la meta ultima: la democrazia diretta, la partecipazione piena dei cittadini alla costruzione del bene comune.
E’ si può dare un bel segnale anche oggi, in aula, ridando senso alle parole svuotate in queste istituzioni.
La commissione cultura ha espresso dei pareri chiari e limpidi: favorevoli al decreto 69
se
1) si individuino le risorse aggiuntive da destinare all’erogazione delle misure fiscali del tax credit e del tax shelter a vantaggio dell’industria cinematografica nella misura precedentemente stanziata di 90 milioni di euro;
Questa è la prima misura della commissione che viene disattesa e non accolta nel decreto.
Abbiamo presentato un ordine del giorno a riguardo e non riusciamo a comprende come la stessa maggioranza che ha costruito il parere in commissione cultura non accolga in questa aula la medesima misura
La commissione cultura ha condizionato il parere favorevole all’ incremento del fondo di finanziamento ordinario delle università statali anticipando al 2014 un turn over al cento per cento.
Ebbene, continuiamo a non comprendere come la maggioranza possa entrare in contraddizione su questo tema e non votare l’ordine del giorno del cittadino D’Uva che va in questa direzione.
A meno che, come abbiamo imparato dai politici del PD in questi mesi, le parole sono un conto, le dichiarazioni alla stampa sono propaganda, I fatti sono ben altra cosa
In parlamento, i fatti, vanno in direzione opposta alle dichiarazioni di PDL e PD-L.
Ma continuiamo a parlare di proposte.
Sempre la fantomatica commissione cultura , i cui pareri in questo governo sembra che contino meno del 2 di briscola, sul decreto vincola il suo parere favorevole all’introduzione di un programma nazionale di sostegno al diritto allo studio degli studenti capaci e meritevoli, secondo i principi costituzionali;
Ebbene non c’è traccia nel decreto di un serio sostegno al diritto allo studio se non nel pasticciato diritto alla mobilità con la formulazione di un articolo che è incostituzionale per lo stesso centro studi della camera. Per questo presentiamo un ordine del giorno della cittadina Marzana che prevede una razionalizzazione delle risorse per una piena ed effettiva erogazione degli strumenti già previsti a sostegno del diritto allo studio.
Non riusciamo a comprendere che stato è , che logica è, quella di creare nuovi strumenti, nuovi fondi, nuove regole quando gli strumenti già esistenti, rodati e funzionali vengono spuntati con una graduale e ineluttabile sottrazione di risorse e legittimità.
La residua credibilità dei parlamentari della maggioranza perde ogni giorno di più colpi e se fossi in voi inizierei veramente a preoccuparmi e a correre ai ripari, ma non con alcune forme eversive che chi tiene le file nei vostri partiti sta mettendo in atto.
Il tempo sta scadendo e i cittadini vi presenteranno ben presto il conto.
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bravi ragazzi con voi stiamo emergendo dalla fo…….a
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