Alla Camera si è votato sulla discussione della Relazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere nei confronti di Francesco Proietti Cosimi, deputato all’epoca dei fatti, e sotto inchiesta della Procura di Roma che lo vede indagato per bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false per operazioni inesistenti e finanziamento illecito ai partiti.
Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo votato in maniera difforme dal resto delle altre forze politiche che, per l’occasione, hanno negato l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni per l’ex deputato Proietti dimostrando come la difesa bipartisan della Casta è ancora ben viva in questi partiti.
Lo stesso è già accaduto la scorsa settimana sul provvedimento che coinvolgeva il torrese Aniello Formisano, quando abbiamo votato affinchè non si facesse scudo con l’immunità parlamentare e si potesse procedere.
Non è nostra intenzione entrare nel merito dei fatti, compito questo della Magistratura, ma non possiamo consentire ai politici in Parlamento di avvalersi di uno scudo speciale. Continuiamo a ribadire che i parlamentari devono essere cittadini come gli altri senza privilegi di sorta. Non dovrebbero esserci cittadini torresi speciali o privilegiati rispetto ad altri.
Alla luce dei 9 milioni di persone che hanno votato il MoVimento 5 Stelle che ha da subito chiarito la sua posizione “contro la casta” non è più ammissibile una tale disparità di trattamento tra cittadini e parlamentari.