Abbiamo solo 10 minuti per incontrare il relatore speciale ONU per la libertà di espressione e di informazione. Non potremmo denunciare che siamo al 57-simo posto per la libertà di informazione per svariati motivi. Il “dimenticato” ormai conflitto di interessi italiano con Berlusconi “padrone” di 3 tra le principali TV Nazionali, con giornalisti ricattati con 5 euro lordi a pezzo pagati 60-90 giorni dopo la pubblicazione, con aziende pubblicitarie che controllano quasi la totalità del mercato pubblicitario, con un assente politica seria di investimenti sulla Banda Larga. Abbiamo bisogno di osservatori internazionali ONU stabilmente in Italia per la libertà di informazione.