C’è qualcosa di nuovo che è nato nella Regione #Veneto. Un MoVimento di #genitori combattente che va a riempire un vuoto nel nostro Paese. Finora docenti, sindacati non hanno avuto la forza di battersi o non hanno voluto battersi per ottenere una scuola degna.
Dobbiamo prendere tutti esempio da questi comitati di genitori che stanno svolgendo inchieste indipendenti nelle scuole, chiedono documenti ai dirigenti, chiedono trasparenza e diritti. We Care. Si interessano.
Il mio appello va a tutti i genitori. La scuola va costruita insieme, va costruita con una nuova partecipazione. Gli addetti ai lavori non bastano per disegnare la scuola che vogliamo. Io sogno una scuola aperta sul territorio che non si svolge più solo tra 4 mura. Dove gli spazi delle biblioteche, di un parco, di un museo, di un bene culturale ed artistico diventino spazi della scuola e non siano più considerati luoghi estemporanei da visitare. Io sogno una scuola dove il sapere si costruisce insieme con l’aiuto della tecnologia, di aule con banchi che si compongono in isole di lavoro raggruppando in cerchio gli studenti. Io sogno una scuola che risponde alle domande degli studenti e non degli adulti. Una scuola dove si usa il gioco per imparare perchè è il miglior metodo di apprendimento. Una scuola che è vicina al genio come lo è vicino al diversamente abile perchè ha il tempo e lo spazio per dedicarsi perchè non ci sono più classi pollaio e la vita, la felicità non è un sistema produttivo
Diamo vita a comitati di genitori in tutta Italia
è un sogno che condivido appieno. La scuola come luogo in cui si educhi alla cultura alla identità