Un altro colpo mortale alla scuola e, come nella migliore tradizione della più odiata ministro dell’Istruzione Gelmini, anche il governo Renzi spaccia i tagli per riforme.
Supplenze gratuite per i docenti, cancellazione delle graduatorie d’istituto senza assunzioni, aumento fino a 12 ore lavorative senza un aumento della retribuzione, taglio dell’ultimo anno di scuola superiore per i licei. Il tutto per un risparmio di circa 1 miliardo e mezzo. Il sottosegretario Reggi, in una intervista al quotidiano di Renzi “La Repubblica”, ha dato i numeri e ha anticipato quello che si profila come un vero e proprio pacco per la scuola, che ovviamente, come tutte le peggiori porcate, dovrebbe essere presentato a luglio in una LEGGE DELEGA, in piena estate, con le scuole chiuse.
Questo è lo stesso governo che inneggia alle scuole private e vuole distruggere definitivamente la scuola pubblica.
Perché invece non studia i dati OCSE, che insieme a tutte le analisi statistiche ci ricordano continuamente come l’Italia sia il fanalino di coda in quanto a spesa pubblica per istruzione, inferiore di un terzo rispetto alla media degli altri paesi (8,7% contro il 13%)?
Le parole del sottosegretario sono sconfortanti e allarmanti: “non ci sono i soldi e ce ne saranno pochi anche in futuro”, ma rivelano le reali intenzioni di questo governo, che si pone in perfetta continuità con quelli del passato.
Spendere in istruzione è il miglior investimento che lo Stato italiano possa fare, sempre secondo l’OCSE; mentre più il livello culturale di un paese è basso, minore è la capacità critica delle persone anche nel valutare le promesse elettorali. Insomma, più ignoranti e più creduloni
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