I banchieri presiedono anche l’informazione. Anna Maria Tarantola nominata Presidente Rai da Mario Monti non abbandona il suo vecchio amore: la Bankitalia.
Assunta nel 1971 nell’Ufficio Vigilanza fa una lunga carriera e nel 2009 diventa vicedirettrice generale insegnando addirittura controlli pubblici nel settore creditizio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nel mese di Giugno 2014 viene indagata dalla Guardia di Finanza per usura, insieme all’ex-Ministro Saccomanni del governo Letta e ai vertici di Mps (2,5% di azioni di Banca D’Italia nel 2013), Unicredit (22,1% di azioni), Bnl (2,8%),e BpBari, in qualità di ex capo della Vigilanza di Bankitalia. Le banche secondo la procura di Trani sono “detentori di consistenti quote di capitale della Banca d’Italia e di poteri di nomina dei suoi organismi di governance“. E’ pausibile quindi che Anna Maria Tarantola sia espressione della volontà delle banche private .
Il PM argomenta che Anna Maria Tarantola insieme agli altri indagati esegue un “disegno criminoso […] adottavano consapevolmente e deliberatamente […] determinazioni amministrative […] in contrasto/violazione della legge in materia di usura”.
Però non è di questo che si occuperà il suo programma prediletto della programmazione RAI che sembra essere “Money Man” per indottrinare i giovani all’economia finanziaria. Cartoni animati che spiegano come fare un conto corrente, difendersi da banconote false ma anche indebitarsi con un bel mutuo. Perchè la cultura del debito deve entrarti nel cervello fin da piccoli. Tutto in collaborazione con Banca D’Italia che presta la sua opera magnanimamente in forma gratuita.
Cara Tarantola perchè per la RAI non è prioritario fare un programma di approfondimento, anche per giovani, anche con l’ausilio di cartoni animati, sui crack e i reati finanziari, sui poteri di vigilanza che sono fallimentari perchè fanno perdere miliardi di euro ai cittadini, sull’usura bancaria, su tutti i processi che in questi anni hanno coinvolto gli istituti bancari, su tutte le truffe bancarie ai danni dei risparmiatori?
Credo che sarebbe un programma ugualmente interessante e forse utile ad evitare le truffe, un “contributo morale necessario” per la Nazione. Ma in questo caso credo che dovremmo fare a meno della consulenza e collaborazione di Banca D’Italia.
Anna Maria Tarantola…..non è per caso la sorella di Mario Monti……..o forse è proprio lui con la parrucca?