Bisognerebbe spiegare a Renzi e a chi non sa far di conto che se ho un miliardo di euro nella tasca destra non divento più ricco se lo sposto nella tasca sinistra.
Ma aldilà delle risorse disponibili ogni nuovo assunto, anche in comparti strategici come l’istruzione trova sempre di più l’opposizione del ministro dell’economia e del suo apparato e sembra poco digeribile dall’Europa.
Così dopo un mese di chiacchiere da spiaggia di Renzi e Giannini, che i mass media hanno riportato in modo zelante perchè il premier non vuole che si parli della situazione reale dell’economia, scopriamo che i soldi per la scuola non ci sono, le assunzioni sono fasulle perchè i 100 mila insegnanti in 3 anni a partire dal 2015 è semplice turn-over e la figura del precario a vita continuerà ad essere al centro della scuola che insieme all’università è stata depredata di quasi 8 miliardi dalla Gelmini con cui questo governo è in perfetta continuità anche per gli investimenti alla scuola privata.
Il M5S ha depositato da mesi una proposta di legge a mia prima firma che abolisce i finanziamenti statali alla scuola privata, escludendo gli asili nido paritari nei territori dove non ci sono alternative, un tesoretto di mezzo miliardo che permetterebbe di raddoppiare l’assunzione di personale scolastico nelle scuola statale passando dal semplice turn-over ad una VERA assunzione di decine di migliaia di docenti, considerando che il costo dei 100 mila di Renzi si stimi intorno ai 570 mln. Un vero segnale contro lo smantellamento della scuola e un rinnovato clima di fiducia
Diversi portatori di interessi lobbistici vanno strombazzando che la scuola privata faccia risparmiare allo stato tantissimi soldi come se fosse portatrice di valori di efficienza e qualità. La verità è un’altra: la legislazione attuale permette alle scuole private di avvalersi di prestazioni volontarie del personale docente a cui spesso viene corrisposto i soli contributi previdenziali al fine di simulare il pagamento dello stipendio che, di fatto, non percepiscono.
Con questa logica se non pagassimo gli insegnanti statali si otterrebbe un grandissimo risparmio ma non avremmo più una scuola gratuita per tutte le famiglie che è forse l’obiettivo a lungo termine anche di questo governo.
Assumere fino a 200mila insegnanti in pianta stabile con il finanziamento pubblico alle scuole private significa andare oltre gli slogan e la propaganda.
Ci riesci Renzi?