Dove sono finiti gli studenti in Italia?
In tutto il mondo dal Cile, al Quebec per finire ad Hong Kong gli studenti stanno guidando la rivolta non solo contro le politiche di diritto allo Studio e dei costi universitari, ma attaccando le nuove forme di Regime.
Ad Hong kong una protesta che sta resistendo alle repressioni ben più dure di quelle che potrebbero esserci in Italia accade che Pechino, anche se ha concesso il suffragio universale, ha deciso di continuare a scegliere i candidati dal comitato Centrale. L’italicum, la nuova legge elettorale partorita dal pregiudicato Berlusconi e il condannato Renzi fa esattamente questo: mette la scelta dei candidati nelle mani del segretario di partito. A Pechino forse c’è più democrazia perchè il comitato centrale che definisce le candidature è composto da 200 persone..
L’unica forza morale in Italia, l’unica forza ideale è costituita dagli studenti perchè non hanno nulla da perdere. Il loro futuro è già un buco nero e non posseggono nulla su cui essere ricattati. Certo non godono di politiche adeguate di borse di studio, servizi universitari, sostegno al reddito per cui stare tranquilli. Solo ieri in Commissione abbiamo scoperto anche che gli spiccioli stanziati per queste misure nel 2013 con lo #SfasciaItalia rientrano nel patto di stabilità per le regioni che potranno così non erogare i propri fondi agli studenti e le loro famiglie. La nostra proposta di legge per ridurre i contributi universitari in discussione in commissione è ferma al palo da più di un anno a causa del PD e del Ministro.
Servono altri motivi per ribellarsi in nome della democrazia e di un futuro pregno delle idee nobili di giovani non acora corrotti dal sistema?