Il finanziamento pubblico ai partiti e il finanziamento pubblico all’editoria sono due facce della stessa medaglia: servono entrambe a tenere in piedi il sistema di potere dei partiti.
Marco Travaglio e’ stato ascoltato in Parlamento e ha raccontato la sua esperienza da giornalista al Fatto Quotidiano, giornale nazionale che vive senza finanziamenti pubblici.
Il vademecum di Marco Travaglio:
– I giornali che prendono il finanziamento pubblico hanno un piccolo ricattuccio velato o meno velato
– Il finanziamento indiretto, quello dei bandi pubblici, agevola in maniera occulta alcune testate rispetto alle altre
– La classe politica ha la coda di paglia perchè non fa norme antitrust, neanche per la televisione
– Gli unici che ci possono comprare sono i nostri elettori
– Senza finanziamento pubblico i giornalisti lavora meglio
– Senza finanziamento pubblico con il Fatto Quotidiano sono state assunte 60 persone
Allora perche’ continua a tenere in piedi un sistema di finanziamento che, una volta abolito, oltre a farci risparmiare renderebbe anche piu’ libera l’informazione italiana?
Il Movimento Cinque Stelle vuole trasferire le risorse del finanziamento stabile ai soliti giornali e favorire della nascita di start-up editoriali con giovani giornalisti free-lance, finanziando le loro attivita’ ms solo per i primi anni. E’ per questo che abbiamo avanzato una proposta di legge sull’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria che prevede anche la possibilita’ di rifinanziare il fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti, e quello per il finanziamento delle pubblicazioni per le minoranze linguistiche.