Sei anni, malata di leucemia e privata del diritto all’istruzione: è la storia di Karol, una bambina di Pianura che si è vista negare un insegnante domiciliare che le permettesse di studiare nonostante la patologia. Il caso di Karol e degli altri 21mila studenti con disabilità della Campania è arrivato in Parlamento, oggetto di una mia interrogazione alla Camera.
Il Movimento Cinque Stelle sta reiterando da un anno e mezzo in Parlamento tante proposte sulla disabilità. Ho riunito le principali in un’interrogazione parlamentare.
– nuovi fondi agli enti locali per i servizi ai disabili
– continuità didattica per gli studenti
– Fondo di formazione per gli insegnanti di sostegno e i dirigenti scolastici
– Ridistribuzione regionale degli insegnanti di sostegno in funzione di dati oggettivi (oggi le regioni del SUD sono penalizzate)
– Insegnante di sostegno per l’intero orario scolastico se il disabile è grave
– Riduzione della burocrazia e degli oneri per le famiglie per la certificazione di disabilità gravi
– Utilizzo della tecnologia e della rete per l’inclusione scolastica.
Di casi come quello di Karol, in Campania, ce ne sono a centinaia anche a causa dell’alta incidenza di malattie infantili che colpisce la regione. Secondo uno studio dell’Istituto Pascale, tra Napoli e Caserta la mortalità per tumore è aumentata del 15-20 per cento. In alcuni Comuni, come Acerra, ad esempio, l’aumento supera il 30 per cento, fino a raggiungere picchi del 47%. Il dossier Sentieri sulle aree contaminate, che analizza dal punto di vista epidemiologico i territori più esposti, stima in 9.969 il numero di vittime dell’inquinamento in 7 anni. E sono tumori al sistema respiratorio, leucemie, malattie cardiovascolari. La colpa è della politica che in Campania sta producendo una vera e propria strage degli innocenti