Non sono stato eletto dai cittadini per restare chiuso nei palazzi del Parlamento a Roma. Il nostro compito è di dare voce alle battaglie di civiltà sul territorio e questo 2015 lo innauguro con una presenza fattiva in strada. Se la mia città vive nel più totale degrado non posso restare a guardare. Se i cittadini si ribellano, denunciano e mio dovere supportarli con tutti gli strumenti istituzionali. E’ quello che ho fatto con le denunce all’ARPAC di un anno fa che hanno portato ad un verbale con la segnalazione di numerose irregolarità: assenza di pozzetti per la raccolta di colaticci, ostruzione di grate, manto stradale cosparso di colaticci e esalazioni maleodoranti provenienti dai cassoni aperti non conformi con la disciplina delle isole ecologiche e tra l’altro vicino a delle scuole. Manca una recinzione, manca una sorveglianza. I pozzi, deve esistono, vengono svuotati dai liquami o tutto va in fogna? Ludovico D’Elia, unico consigliere comunale del M5S, chiarirà ben presto tutti questi aspetti. I cittadini del quartiere non hanno dubbi: queste sono fogne a cielo aperto che portano continui disagi.
La colpa è dei politici dell’ex giunta Borriello che hanno costruito l’appalto e hanno creato isole ecologiche che sono discariche a cielo aperto, della Giunta Malinconico (PD) che è restata a guardare ammettendo candidamente di non essere capace di far nulla. La colpa è di chi non vuole un servizio porta a porta che funziona, un appalto trasparente che tutela i cittadini e non le ditte, che sia efficiente e costi poco per il cittadino. Il rifiuto è una risorsa, ma può diventare un affare per pochi. Il M5S denuncerà tutte le illegalità e continuerà a fare proposte concrete finchè i cittadini non potranno godere di una gestione dei rifiuti seria, riciclona, onesta e pulita
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