C’è una cosa che non riesco a comprendere. Come si fa a criticare i metodi e la democrazia a 5 stelle, se poi ci si butta nelle braccia del PD e di Renzi che stanno producendo una riforma costituzionale che, non il M5S, ma esperti costituzionalisti definiscono RIFORMA AUTORITARIA che ci consegna un Senato dei nominati dai consigli regionali, eliminando il suffraggio universale, e una Camera in mano ad unico partito di deputati nominati dal suo Segretario. Non accorgersi di questa profonda contraddizione significa avere le fette di prosciutto sugli occhi.
In tutti questi anni il M5S e i meetup hanno promosso come democrazia diretta e partecipazione l’attivismo concreto sul territorio, che molti hanno confuso con la democrazia dei voti e la partecipazione dei click. La democrazia va presidiata con l’impegno diretto sui territori che emargina automaticamente i furbi e i disonesti. Ognuno faccia la sua parte perchè ogni volta che un cittadino impegnato, onesto e che si batte per il bene comune si fa da parte, lascia il posto ad un cittadino disonesto.