È in atto un attacco clamoroso ai lavoratori marittimi. Sembra quasi studiato a tavolino in qualche sede internazionale.
La cessione di un pezzo strategico del nostro paese in cambio di chissà quali interessi privati.
E’ la sensazione percepita al convegno Gente di Mare di Viareggio che ha prodotto analisi dettagliate. Ho presentato gli impegni che chiedo al governo nel mio atto parlamentare che vuole reintrodurre il titolo professionale per gli istituti nautici adeguandolo con la ricezione delle direttive europee e la convenzione STCW, stabilire un salario minimo, cancellare la separazione di carriera dei lavoratori di Traffico e DiPorto e di DiPorto commerciale e privato, far partire l’osservatorio sul lavoro contro discriminazione e trattamenti disuguali a bordo, far rientrare il settore tra i lavori usuranti e collegare gli incentivi agli armatori alle assunzioni dei marittimi italiani e i guadagni dei raccomandatari allo stipendio dei lavoratori.
Nuove istanze che ho ascoltato serviranno ad aggiornare l’atto parlamentare ma soprattutto a costruire una vertenza nazionale sul tema che incomincia a prendere forma. Con l’aiuto di tutti faremo uscire dal buio la scandalosa situazione dei lavoratori marittimi italiani.
Sarò nuovamente con i marittimi mercoledì a Torre del Greco per una manifestazione pacifica. Partiremo da piazza Luigi Palomba alle 17 per raggiungere Piazza Santa Croce.