Alla fine della mia esperienza con il M5S, con un massimo di 2 mandati, tornerò ad essere un docente, tornerò in classe tra i miei alunni, a confrontarmi con i loro genitori e a collaborare con i miei colleghi. E’ questo che ci rende diversi dai politici di professione, da quelli che vivono di politica, da sempre sulle spalle dei cittadini come Renzi, Bersani, Salvini, Berlusconi, Vendola.
Riprenderò il mio stipendio lordo fermo al 2007, su livelli inferiori a quelli, per esempio, di un autista dei trasporti pubblici di Napoli. Lo stipendio netto al contrario sarà diminuito di oltre 2000 euro all’anno, per l’aumento delle tasse regionali e comunali di questo governo. Ma questa è la cosa che mi preoccupa di meno perché con la riforma di Renzi troverò un dirigente a cui la maggior parte leccherà il culo per avere premi stipendiali e per fare carriera, non troverò più una comunità scolastica, ma una competizione sfrenata tra docenti, e i miei alunni saranno sfruttati in azienda ancor prima di diventare precari a vita a 300 euro al mese.
Il Movimento Cinque Stelle vi propone una strada diversa. Per la scuola, ad esempio, abbiamo proposto le nostre #7Soluzioni.
La Gelmini è riuscita a tagliare 120mila posti di lavoro nella scuola! Non chiediamo la luna, vogliamo il ripristino degli 8 miliardi fatti sparire dalla Gelmini. Eppure il Pd ha sempre bocciato le nostre mozioni e risoluzioni presentate in Parlamento.
Come la nostra proposta sull’edilizia scolastica, un piano triennale da 500 milioni! Ma dobbiamo prima fare i conti con i ritardi della Regione rispetto all’anagrafe dell’edilizia scolastica. Senza un anagrafe si spendono soldi a pioggia senza risolvere le emergenze. Grazie al nostro Odg – che il Governo ha accolto – sul potenziamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, abbiamo chiesto di coinvolgere gli istituti scolastici e le associazioni ed organizzazioni studentesche, così da avere uno strumento davvero efficace per fotografare l’immagine realistica delle scuole italiane.