Riforma scuola, quasi 2000 proposte di modifica, la metà del M5S.
Il governo cercava dialogo in Parlamento sulla riforma della scuola. È stato accontentato.
Proposte di modifica su idonei, poteri dei presidi, docenti della seconda fascia delle graduatorie d’istituto esclusi dal piano assunzionale, personale ATA, norma dei 36 mesi, educatori, pedagogisti e psicologi, inclusione nei processi decisionali dei genitori e degli studenti, formazione retribuita dei docenti, scuola dell’infanzia, quota 96, mobilità dei dirigenti scolastici e poi stralcio delle numerose deleghe al governo su tutti i temi della scuola.
Non stiamo facendo attività ostruzionistica, è il disegno di legge che è da stravolgere perché la nostra visione è totalmente alternativa a quella del governo.
Il governo vuole gettare nel cestino tutte le proposte che chiedono risorse aggiuntive con il collegamento al documento previsionale del governo sull’economia, quindi butta nel cestino oltre 200mila lavoratori che vengono cancellati dal mondo della scuola. Ma una legge non può collegarsi a Wanna Marchi.
In ufficio di presidenza il PD ha continuato con questa forzatura democratica e ha spostato gli emendamenti dopo l’approvazione del DEF. La piazza chiama. Diamo uno scossone a questo governo.