Il governo vuole ridurre le risorse nella scuola, vuole far competere gli istituti scolastici in modo da giustificarne la chiusura trovando il capro espiatorio nel dirigente scolastico e a seguire nei docenti. Stupido chi non se ne accorto. Il governo rende liberi i dirigenti scolastici nella ricerca dei finanziamenti, fa entrare i privati nelle scuole, gli fa decidere i docenti e poi dice “Arrangiati! Se la scuola chiude è colpa vostra, siete stati poco bravi”, nascondendo così la riduzione continua dei fondi alle scuole che cade già oggi sulle spalle dei genitori.
Tutti i presupposti di questa riforma si sbriciolano giorno dopo giorno.
E’ il PD in commissione ad affermare che l’impianto funzionerà solo a regime. Tra quanti anni? Quando sarà caduto il governo Renzi? E noi possiamo fidarci delle promesse di questo governo tra qui a 3 anni? Per stessa ammissione del PD le supplenze continueranno ad esistere e quindi la precarietà, la scarsa qualità per gli studenti.
Le elaborazioni di PSN e del M5S parlano chiaro: ci saranno ancora dalle 50mila alle 70mila supplenze annuali dopo il piano di assunzioni se mai si farà. Un piano pluriennale di assunzioni su numeri più ampi come propone il M5S avrebbe messo fine per sempre alla precarietà. L’autonomia sarà ancora un miraggio perchè i docenti destinati all’offerta aggiuntiva dovranno coprire i posti comuni che sono necessari in ogni scuola affinchè ogni studente possa svolgere il suo quadro orario previsto dal suo corso di studi. Anche questo ammesso dallo stesso PD. Il prossimo anno sono previste 120mila posti da assegnare che non hanno ad oggi un docente titolare a tempo indeterminato.
La retorica dell’autonomia è quindi solo un cavallo di troia per introdurre le regole del mercato nella scuola e fare uscire la pedagogia e la necessità di formare cittadini consapevoli. Noi bloccheremo tutto questo.