Per il governo, il merito è clientela e raccomandazione

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La scuola scritta dai cittadini è la scuola del merito, delle graduatorie di merito per i lavoratori, dei parametri oggettivi per valutarli, di una valutazione effettuata da organi terzi, della pedagogia al centro che passa per la valorizzazione dei diversi talenti degli studenti con l’eliminazione dei voti nella scuola primaria e secondaria di primo grado, passando ai giudizi.

La contro-riforma del PD produce la scuola della competizione sfrenata tra studenti, tra docenti, tra scuole quella stessa competizione che nella nostra società ha prodotto 10 milioni di poveri. Il modello che voi partiti avete sposato, il modello che voi avete attuato. E con questa riforma la portate nelle scuole e creerete migliaia di scuole povere. Date vita alla scuola della discrezionalità, la scuola di un super-uomo, il dirigente scolastico che esiste solo nelle fantasie disneyane del Presidente del Consiglio e nel suo mondo da Mulino Bianco. Il super-uomo che da solo o con pochi suoi compari sa decidere meglio di qualsiasi parametro oggettivo. Che verrà valutato, udite udite, da ispettori scelti dal ministero senza concorso pubblico. La scuola degli amici degli amici perchè non esiste comitato di valutazione terzo, ma si fa tutto in famiglia. Un docente della stessa scuola che valuta i propri colleghi e come uno studente di una classe che mette sul registro i voti agli amici della sua classe.

Il merito qui è clientela, il merito qui è raccomandazione.

Domani saremo ancora una volta in piazza per un dibattito sulla scuola pubblica. Alle 19 con i consiglieri regionali della Campania Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello, il consigliere comunale di Mariglianella Leopoldo Esposito e il docente di sostegno Davide Capobianco, interverrò in piazza Vittorio Veneto a Mariglianella (Napoli) per contestare il ddl Istruzione, in discussione al Senato, e per illustrare la riforma alternativa alla Buona Scuola proposta dal Movimento Cinque Stelle.

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