La rivoluzione non si convoca, non ha uno sponsor, non passa il messaggio televisivo che la indice.
La rivoluzione nasce, spontanea, da un tam tam, quando la misura è colma.
La rivoluzione attacca il sistema quando capisce che l’antisistema è la democrazia, che i valori, i diritti delle persone sono scolpiti nei nostri cuori, ma non nelle istituzioni che governano il Paese.
La rivoluzione è ora o non è. Fuori dal senato l’orizzonte è #TuttiaCasa, dimissioni della CASTA e governo dei cittadini
Il ritiro della contro-riforma della scuola che cancella l’ultimo pezzo di stato del nostro Paese non basta più. Oggi i lavoratori della conoscenza, gli studenti, i genitori non sono chiamati più ad essere un argine contro l’attacco alla democrazia, allo stato e ai diritti, ma devono diventare l’avanguardia di un movimento nazionale che unisce tutti i cittadini contro la Casta.
Oggi quando in commissione al Senato il PD farà un maxiemendamento che riscrive totalmente la riforma e concederà, su un testo talmente nuovo, poche ore alle opposizioni per le proprie proposte, il palazzo dovrà essere circondato dai cittadini al grido di DIMISSIONI, DIMISSIONI, DIMISSIONI .
E’ il grido che dovrà accompagnarci le prossime settimane. E’ l’unico modo per riportare la democrazia in questo Paese
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