Domani, mercoledì 9 settembre, alle 15 sarò con i consiglieri regionali della Campania del Movimento Cinque Stelle fuori alla sede del consiglio regionale della Campania (Centro direzionale di Napoli, isola F13) per un sit-in per chiedere un ricorso diretto alla Corte Costituzionale contro la riforma della scuola.
Il M5S, in tutti i consigli regionali nei quali è presente, ha depositato mozioni contro la “Buona Scuola” in cui sono indicati tre profili di incostituzionalità, contenuti all’interno della legge 107, che le Regioni possono impugnare ricorrendo alla Corte Costituzionale. In particolare, il primo è riferito alla chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici, il secondo sull’alternanza scuola-lavoro ed il terzo alla perdita di autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico.
Con il ricorso alla Corte Costituzionale non si toccano le assunzioni, il Movimento Cinque Stelle vuole eliminare le ingiustizie contenute nella legge, evitare le “deportazioni” di docenti in atto e l’espulsione di migliaia di lavoratori dal mondo della scuola. Questo decreto trasforma la scuola in un sistema clientelare, accentra i poteri e non incide sulla qualità dell’istruzione. L’intero mondo della scuola è sceso in piazza implorandone la non approvazione. Mercoledì, De Luca deve dimostrare di essere il presidente della Regione Campania, difendendo le scuole e i cittadini campani, e non un suddito del suo capo Renzi, che ha messo in campo una nuova misura che danneggerà il Sud.