‪#‎AcquaBeneComune‬ Quando lobby e multinazionali decidono di chiudere i rubinetti

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Da quando noi cittadini siamo entrati nelle istituzioni sono molto più speranzoso per la battaglia su ‪#‎AcquaBeneComune‬, una battaglia di democrazia e civiltà che riguarda la gestione pubblica dei servizi idrici. Una battaglia tra la vita (acqua pubblica) e la morte (acqua privata ). Non è una esagerazione perchè le lobby e le multinazionali già oggi decidono se chiudere o meno un rubinetto.

Lo fa ACEA a Roma. Ricordiamo che ACEA ha le principali quote in mano alla multinazionale francese Suez e Caltagirone, palazzinaro di roma, ma anche editore del Mattino e il Messagero. ACEA è anche una società renzizzata. Il suo Amministratore Delegato nel 2014 è diventato Alberto Irace che ha amministrato i servizi idrici della regione Toscana. Ed è stato AD di Publiacqua SpA ‐ società che si occupa del ciclo integrato dell’acqua a Firenze. Quindi un uomo di Renzi !

Oggi, sarà stato il rerefendum, sarà che acquaioli come noi, che da 10 anni sono nei comitati per l’acqua pubblica sono entrate in Parlamento e man mano in comuni, in regioni, lo scontro si sta facendo più duro, ma questo è un segno di debolezza dei poteri forti. Ciò che vi racconto oggi è quello che cosa sta accadendo in Campania, e non è una questione locale perchè il gestore privato si chiama GORI S.p.A. ma il controllo è di ACEA ed ha mire espansionistiche sul controllo delle regioni all’intero SUD. Sapete chi ha fatto entrare il gestore privato GORI e quindi ACEA nella gestione dell’acqua dei 76 comuni nel Parco Nazionale del Vesuvio? Lo stesso Alberto Irace già citato che era assessore di Castellammare di Stabia in quota PDS ed oggi è AD di ACEA.

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