Stamattina è iniziata la difesa dei nostri beni culturali con interventi duri in aula!
Inizio con ricordare come la sottosegretaria del PD Barracciu, che andrà a processo per peculato aggravato, sia la stessa persona che solo qualche settimana fa definì un REATO l’assemblea dei sindacati al Colosseo provocando grosso trambusto sui social. Eppure il vero reato è il presunto uso illecito dei fondi dei gruppi in Sardegna, 81mila euro per rimborsi spesa chilometrici fatti con la sua auto.
Questa dura realtà rischia di non impressionare più nessuno, ma non è la normalità. Come non può essere logico che un partito democratico intitoli un decreto “Misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione.” ma non preveda di aumentare le risorse al mondo della cultura ma di ridurre clamorosamente il diritto allo sciopero dei lavoratori. I titoli di questo governo sono ottimi è nei contenuti che sono scarsi.
Il problema è che questi politici sono stati i nostri legislatori da quasi 2 anni, quelli che decidono le norme che tutti dobbiamo rispettare. E’ la stessa squadra che decide che per rendere fruibili i nostri beni culturali non bisogna investire più dello 0,3% del PIL ed arrivare alla media europea, non bisogna investire nei trasporti pubblici, non bisogna assumere più personale che dal 2001 ad oggi è dimezzato ed è arrivato a quota 17mila dipendenti, non bisogna incamerare i servizi aggiuntivi della bigliettazione di Musei e Siti Culturali che garantirebbero fino a 45 milioni di euro e che sono una fetta che viene lasciata alle società di Berlusconi, Gianni Letta ed ex politici del PD, ma bisogna limitare lo sciopero con il Decreto Colosseo! Mettiamoci in testa che senza onestà cadono a pezzi anche i nostri Beni Culturali