Da domani tutta l’acqua della Campania potrebbe finire nelle mani di un’unica persona, scelta dal presidente della Regione De Luca. Diversamente da quanto chiede il Movimento Cinque Stelle, la democrazia nelle gestione dei servizi idrici viene completamente azzerata dal PD.
Con l’approvazione del ddl sul riordino del sistema idrico integrato, che domani sarà vagliato dal consiglio regionale, l’acqua non sarà più pubblica, ma sempre più una cabina di comando per le multinazionali dell’acqua. I prossimi giorni saranno decisivi per il distino delle nostre fonti idriche.
STATECI VICINO E INFORMATELI TUTTI !!
Ma non è tutto. Nel consiglio regionale di domani (VI ASPETTO ALLE 11 – SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA – CENTRO DIREZIONALE DI NAPOLI – ISOLA F13) il governatore, Re De Luca, sarà chiamato a comunicare all’aula le ragioni del suo coinvolgimento nell’inchiesta che riguarda la corruzione del giudice che lo ha salvato dalla Severino, consentendogli di governare, per cui risulta indagato per concussione per induzione. Il MoVimento Cinque Stelle è stato l’unico a chiedere le dimissioni De Luca.
Dopo Mafia Capitale un nuovo terremoto già annunciato dal #M5S si abbatte in regione Campania. Ora saremo costretti come Marino ad un inutile quanto costoso e dannoso per i cittadini tentennamento del Partito Democratico che come al solito è incollatissimo alle poltrone, ma anche agli interessi. E’ in questo clima incredibile che il PD ha approvato questo Giovedì in Commissione Ambiente la legge di De Luca sul servizio idrico respingendo tutte le modifiche dei COMITATI PER L’ACQUA PUBBLICA e tradendo i cittadini che avevano abboccato alle parole dei sindaci del PD che hanno promesso di rispettare il Referendum.
Con l’acqua pubblica e controllata dai cittadini non si finanzia più il partito, non si possono promettere poltrone in cambio di favori. E questo il PD non se lo può permettere. Domani in Consiglio Regionale, insieme a tutti voi, non permetteremo di calpestare così impunemente la Democrazia ad un personaggetto che crede di essere il RE della Campania.