Oggi il Miur ha certificato nero su bianco che la fine della supplentite era soltanto propaganda e resterà una chimera. Le 100 mila supplenze annuali sul 2015-2016, certificate dal ministero dell’Istruzione, sono l’ammissione di una disfatta: si tratta di un numero enorme, appena inferiore rispetto alle cifre degli anni trascorsi, che non scenderà. Tra l’altro vogliamo sapere cosa si inventerà il Miur il prossimo anno per coprire le cattedre scoperte, considerato che dal concorso 2016 resteranno esclusi più dei due terzi dei docenti abilitati, per i quali non è prevista alcuna fase transitoria e che, contemporaneamente, non si potrà ricorrere ai precari che abbiano raggiunto i 36 mesi di insegnamento.
Oggi il sottosegretario Davide Faraoneha risposto all’interpellanza urgente presentata alla Camera da me e dalla collega Silvia Chimienti.
Le circa 90 mila assunzioni che saranno realizzate nei prossimi tre anni, come più volte ribadito, serviranno sostanzialmente a compensare i pensionamenti previsti. Insomma: un gioco delle tre carte, o un raggiro semantico. Queste immissioni in ruolo in realtà sono turnover, dunque, lecattedre scoperte resteranno invariate. Sul tema pensionamenti infine, il Miur non ha risposto alla nostra richiesta di rendere note quante siano quelle previste nel comparto scuola per i prossimi anni. Un’omissione che non ci sorprende e rispetto alla quale torneremo ad insistere.
Quei dati sono fondamentali per definire il quadro che si presenterà nel prossimo futuro, anche perché da più parti viene affermato che a breve è prevista un’ondata di pensionamenti. Forse è proprio per questo che il Miur ha preferito tacere.