“Stamattina ho avuto un incontro molto proficuo con il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, e con il soprintendente di Caserta, Salvatore Buonomo, in cui abbiamo parlato della possibilità di creare un distretto turistico sui luoghi dei Borbone in Campania. Dalla Reggia di Caserta a quella di Portici, passando per Napoli e per l’area vesuviana, un progetto che rivalorizzerebbe il ruolo di tutte le splendide residenze del Settecento borbonico nel Regno di Napoli. E’ la proposta che il Movimento Cinque Stelle sta portando avanti nelle istituzioni da anni e che presenteremo nella tappa finale del nostro tour delle ville vesuviane che si svolgerà a Ercolano. Lavoriamo sui territori anche in risposta a un governo che si dimostra da sempre affetto da ‘annuncite’: l’idea di fare dell’Italia un “museo diffuso” del ministro Franceschini è rimasta, nei fatti, totalmente inapplicata”.
A spiegarlo è Luigi Gallo, deputato del Movimento Cinque Stelle, al termine della sessione mattutina della missione dei parlamentari della Commissione Cultura in Campania che oggi ha interessato i principali centri d’eccellenza, culturali e della ricerca, a Caserta e in provincia.
“A fronte di un incontro proficuo, è anche doveroso segnalare la grande emergenza contro cui si scontra il futuro turistico, culturale ed economico di Caserta: la paventata chiusura di 92 scuole in tutta la provincia. Quest’anno scolastico – sottolinea Gallo – si chiuderà con un bilancio drammatico con la Procura che è intervenuta per chiudere le prime scuole a rischio crollo. Il governo non solo non è mai intervenuto, ma ha preso in giro tutti, studenti, famiglie, lavoratori. Senza un incremento strutturale dello stanziamento di fondi per l’edilizia degli istituti scolastici, come invece propone il M5S nel suo Programma Scuola, rischiamo di passare alla storia come l’unico Paese d’Europa che impedirà ai propri ragazzi di studiare. Il M5S ha presentato emendamenti alla manovrina per affrontare situazioni critiche come quella della provincia di Caserta: se non si stanzieranno i soldi per il riscaldamento, per le certificazioni e per la messa in sicurezza degli istituti, c’è il rischio che il nuovo anno scolastico non partirà mai. I miei complimenti non vanno solo al governo insensibile ma anche all’ente Provincia di Caserta, perché se la legge Delrio, scelleratamente, non è riuscita ad abolire le province, la Provincia di Caserta da parte sua non è stata nemmeno in grado di tenere aperte le scuole. Speriamo che la visita di oggi non sia di commiato quanto più di risoluzione”.