VENDITA MOLINI MARZOLI DI TORRE DEL GRECO VIOLA CODICE BENI CULTURALI. L’INTERROGAZIONE A FRANCESCHINI
“Lo scempio che il sindaco Ciro Borriello e l’amministrazione comunale di Torre del Greco stanno compiendo ai danni della città è inaccettabile. Per fare cassa si è deciso di svendere al miglior offerente gli ex Molini Meridionali Marzoli: un’alienazione illegittima, al punto da violare l’articolo 12 dei beni culturali secondo cui si presume la ‘culturalità’ di questa struttura, uno dei pochi esempi del passato industriale di Torre del Greco. Si tratta di un contenitore di scienza, di tecnologia e di capacità imprenditoriale che il Mibact, la soprintendenza e il Comune stesso dovrebbero tutelare, come riconosciuto anche dall’Unesco”.
Lo dichiara il deputato del Movimento Cinque Stelle, Luigi Gallo, annunciando di aver presentato un’interrogazione al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, per chiedere se il dicastero abbia verificato la legittimità della procedura, in virtù dell’articolo 12 del codice dei beni culturali e del paesaggio, e se abbia autorizzato il piano di alienazione del sito.
“Il ministro – continua Gallo – dovrà anche spiegarci se ritiene, come noi pensiamo, che la vendita dei MoliniMarzoli non sia un palese caso di speculazione a danno dei cittadini, visti gli interventi di ristrutturazione e valorizzazione del sito finanziati con fondi pubblici, comunitari e comunali. A difesa della struttura si è costituito in città anche un Fronte popolare che sostiene le nostre battaglie, contro l’operazione del Comune che ha l’obiettivo fraudolento di assicurare enormi vantaggi economici a discapito dei cittadini”.