INCENDI. GALLO (M5S): PRETENDIAMO DAI COMUNI TUTTI I PIANI DI EMERGENZA
IL TAVOLO PERMANENTE DI COORDINAMENTO DELLA SOCIETA’ CIVILE SI RIUNIRA’ UNA VOLTA AL MESE
E’ fondamentale chiedere a tutti i Comuni i piani di emergenza contro il rischio incendi. Serve un piano operativo per ogni Comune e non una carta straccia inapplicabile. Non possiamo essere piu’ quelli del giorno dopo, non possiamo allinearci a un governo che, a due settimane dalla nostra richiesta di dichiarare l’emergenza nazionale, viene a dirci in parlamento che stanno ancora preparando le carte per avviare le pratiche. Ci sono oltre 50mila ettari di vegetazione andati in fumo, non è solo un attacco alla nostra terra ma anche all’acqua e all’aria. E alle prime piogge ci troveremo di fronte a una nuova emergenza.
Lo afferma Luigi Gallo, deputato del Movimento Cinque Stelle, promotore del Tavolo permanente per la salvaguardia del Parco nazionale del Vesuvio che è stato aperto ieri a Torre del Greco alla presenza dei consiglieri comunali M5S di Torre del Greco ed Ercolano, Ludovico D’Elia e Gennaro Cozzolino, del consigliere regionale Tommaso Malerba e del consigliere metropolitano di Napoli, Danilo Roberto Cascone.
La riunione di coordinamento si svolgerà una volta al mese con il coinvolgimento di nuove organizzazioni e sarà coordinata a rotazione da figure della società civile. Associazioni, volontari e realtà dal basso potranno presentare tutto l’anno le proprie proposte da far recepire a livello comunale, nazionale e regionale attraverso una piattaforma web che sarò disponibile entro la prossima riunione.
La partecipazione dei cittadini è fondamentale. Sono stanco di vedere sui social le foto di rifiuti di ogni genere gettati in strada o nel Parco nazionale del Vesuvio, con il rischio che poi magari vadano a fuoco nei momenti piu’ critici dell’emergenza. Dobbiamo denunciare tutto quello che non va bene alle istituzioni e alle forze dell’ordine. La nostra piattaforma sarà un incubatore di idee ma non solo, i cittadini potranno far pervenire le loro richieste di accesso agli atti e confrontarsi con le istituzioni stesse. E’ finito il tempo di subire i drammi, aspettando che si trasformino in quelle emergenze a cui nessuno sa piu’ rispondere. Partecipare è il primo passaggio per far funzionare un vero piano di prevenzione.