MARE, GALLO (M5S) SCRIVE ALL’AGCM: TURBATIVA MERCATO NOLEGGIO NATANTI DI DIPORTO
“Ho scritto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per segnalare una turbativa di mercato sul noleggio dei natanti di diporto. In Campania si sta verificando una situazione paradossale, destinata ad accrescere la potenza economica e commerciale solo delle grandi compagnie di navigazione. E’ una contraddizione in termini, in un territorio come quello costiero campano, che vive di un’economia legata al mare, sia turistica che commerciale. E il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che, nei fatti, non ha abbandonato i marittimi, vittime di normative astruse, direttive inapplicabili e disposizioni confusionarie”.
Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle, Luigi Gallo, annunciando di aver scritto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
“Le Capitanerie di Porto di Napoli, Castellammare di Stabia, Capri, e in generale dei golfi di Napoli e Salerno – segnala Gallo – sono state le uniche in Italia a emanare delle ordinanze relative al personale imbarcato sulle navi destinate al noleggio per attività turistiche. In queste ordinanze si richiede ai titolari o dipendenti delle ditte operanti nel settore del diporto, il titolo di Capobarca per la navigazione al di fuori del circondario marittimo che ha rilasciato l’autorizzazione. Numerose sono state le criticità sollevate in merito, compresi i ricorsi dei destinatari delle ordinanze che ne dichiarano l’illegittimità. Perplessità arrivano anche dal Consiglio di Stato e da Confindustia Nautica che ha parlato di un “grave danno alle attività professionali del noleggio nel diporto creando una turbativa del mercato”. In questa situazione, una richiesta del genere da un giorno all’altro manderebbe sul lastrico circa 300 imprese familiari, con un conseguente dramma sociale altissimo in un territorio che già vive un’emergenza disoccupazione gravissima; in questo momento le grandi compagnie di navigazioni sarebbero le uniche con personale imbarcato in possesso dei titoli richiesti. Se ci sono delle misure di sicurezza da introdurre e se c’è una regolamentazione da svolgere non deve essere fatta in modo che danneggi unilateralmente un’intera categoria di piccole imprese ma è necessario far partire un tavolo di concertazione politico con tutti i soggetti in campo. In attesa di questo, l’Agcm deve intervenire per evitare distorsioni di mercato a danno delle piccole imprese”.