Le agenzie sui presunti tagli all’istruzione scolastica, e in particolare alle spese per i docenti di sostegno, non corrispondono a verità.
I docenti di sostegno si dividono tra quelli di ruolo, in numero pari a quanto previsto dai passati governi, e quelli aggiuntivi nominati ogni anno per garantire comunque il diritto all’istruzione di tutti gli alunni con disabilità, nessuno escluso. Lo stipendio dei docenti aggiuntivi, nominati ogni anno, viene iscritto in bilancio, per mera convenzione contabile, solo per un anno, ma ogni anno il relativo stanziamento viene sempre integralmente rifinanziato.
È, invece, vero che la legge di bilancio all’esame della Camera prevederà nuovi stanziamenti per la scuola: 2.000 docenti in più nella scuola primaria, 400 in più per i licei musicali, 290 educatori in più nei convitti e negli educandati, quasi 300 milioni in più in due anni per il funzionamento delle scuole.