La dispersione scolastica prima del Covid era un’urgenza, ora è un’emergenza. I numeri sono triplicati.
Gli studi ci dicono che i giovani e giovanissimi hanno patito la solitudine e la reclusione forzata di questi mesi in maniera profonda, riportando danni psicologici gravi: sono aumentati gli atti di autolesionismo e i tentativi di suicidio.
Questi dati sono inquietanti e il recupero di bambini e ragazzi è un dovere morale, è un dovere dello stato e di tutte le sue articolazioni.
Dobbiamo recuperare le persone, non le ore, la DAD è stata efficace , ha consentito un incredibile salto in avanti nello svecchiamento della didattica e nell’aggiornamento su una delle competenze chiave EU, la competenza digitale, sempre trascurata, ma non basta se guardiamo agli ultimi.
Se il futuro dei ragazzi è messo al centro del governo Draghi allora bisogna risolvere tutte le carenze organizzative, la mancanza di test rapidi e periodici per il personale scolastico costruendo hub in tutte le province. Sarebbe il riconoscimento dell’Italia al grande impegno di tanti dirigenti scolastici, docenti e personale ATA e allo stesso tempo un sistema per monitorare seriamente i protocolli sanitari delle scuole
Diminuire il numero di alunni per classe resta la via tracciata dal M5S per abbattere questa terribile dispersione scolastica e recuperare le persone che abbiamo perso ma nel frattempo che si realizzi una riforma imponente che dal punto di vista organizzativo e finanziario avrà bisogno di anni , i bambini e i ragazzi che sono rimasti indietro vanno salvati adesso, senza parlare di recuperi di ore ma di nuovi investimenti.