12 anni fa è partita l’avventura del M5S. Guardate questa foto, guardate questi volti, guardate il sogno. Avevamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, pronti a qualsiasi conseguenza.
Alcune delle persone in foto, che restano per me grandi amici e compagni di viaggio, sono sicuro che siano rimaste deluse da alcune scelte del M5S, c’è chi si aspettava di più e chi si aspettava altro. Eppure guardo questa foto, guardo la mano di Beppe Grillo su di me, guardo lo sguardo di Roberto Fico, guardo la mia espressione e mi riconosco come una persona che è cresciuta, è cambiata ma non ha mai abbandonato i valori con cui è partita e che non considera gli ideali un ingombro per il suo viaggio.
Sono stati anni di utopia e di profonde delusioni, ma anche anni dell’accettazione della complessità, la complessità di un movimento formato da migliaia di portavoce diversi, di decine di migliaia di attivisti, di 11 milioni di elettori. La complessità di un sistema, di un modello, di un pensiero duro da scardinare e che ha bisogno di tutta la passione necessaria, senza cinismo, senza scorciatoie ma anche senza finzioni. Abbracciando un nuovo spirito costruttivo e non distruttivo.
L’esperienza di governo è una esperienza irta di ostacoli, un’esperienza che rallenta la tua voglia di rivoluzione ma la rafforza anche, perché alcune cose impossibili le ottieni, cambiano la vita delle persone, di milioni di famiglie, di cittadini che fanno 10, 20, 100 passi in più in avanti. E ciò accade anche quando non te lo riconoscono. So che non è mai abbastanza.
In un Paese messo in ginocchio dalla pandemia, in un paese dove i privilegiati si sentono ancora imperatori, in un paese di disuguaglianze, in un paese che condivide il duro destino del mondo e l’estinzione dei terrestri a causa della distruzione e dell’inquinamento del pianeta c’è sicuramente da accelerare un cambiamento radicale, possibile solo se accompagnata da passione.
A tutto questo io so rispondere in un solo modo, con il mio impegno e mi piace immaginare di contagiare altri che si mettano sul mio stesso cammino, con la mia stessa passione, con la mia stessa idealità sperando di tener lontano profittatori e cinici.
Ora inizia una nuova fase che affronto con lo stesso spirito: la costituzione del Neo Movimento elaborata da Giuseppe Conte. Ho avuto con lui pochi momenti di confronto personale ma ho apprezzato, il suo stile, le sue riflessioni e la sua azione pubblica da Presidente del Consiglio. Attendo con interesse i dettagli della nuova Carta di Valori, del nuovo statuto che saranno anima e struttura del nuovo Movimento.
Sarà un primo grande passo a cui dovremmo far seguire la nascita di un nuovo modello eco-equo-sociale di riferimento e un nuovo corpo sociale nel paese che ne sposi l’orizzonte. Non andremo avanti nei cambiamenti se non ci saranno corpi sociali disseminati nel Paese che sostengono una battaglia che resta dura e difficile da compiere senza soccombere sotto i soliti forti interessi. Solo così saremo veramente incisivi, ancorati al nostro progetto ideale ed avremo tutti gli ingredienti per continuare con forza il lavoro iniziato 11 anni fa per rilanciarlo con più energia.
Sarà sempre un corpo a corpo con piccoli o grandi avanzamenti per abbattere nel tempo gli ostacoli che il vecchio mondo continua a frapporre con livore, forza e violenza al nuovo mondo ecologico, giovane, libero, altruista, equilibrato, di pace e innovativo che ci aspetta e che vogliamo.