In circa 2mila scuole italiane quasi 400 mila studenti studiano in classi sovraffollate.
Sono quasi 14 mila le cosiddette classi pollaio, da 27 fino addirittura a 40 alunni. Questi numeri, riportati da ”Tuttoscuola”, devono trovare risposta. Si parla da anni di questa piaga ma nell’ultimo anno scolastico colpito dal Covid non si è proseguito quel lavoro iniziato nel 2020 che con un investimento di 2 miliardi di euro per il personale e per lavori di edilizia aveva permesso di ridurre il numero di alunni anche ricavando nuovi spazi (ben 40mila aule in più).
Adesso, poi, che non è più obbligatorio il metro di distanziamento in classe il problema rischia di esplodere. Dobbiamo lavorare in questa direzione per evitare il ricorso alla dad. I vaccini restano lo strumento principe per la lotta al virus, ma non possono essere l’unico. Il M5S da solo e da sempre contrasta le classi pollaio, il percorso avviato nel 2020 è stato interrotto però dal ministro Bianchi. Ribadiamo la nostra volontà di collaborare per raggiungere l’obiettivo di ridurre il numero di alunni per classe e realizzare una scuola veramente resiliente che garantisca la didattica in presenza per l’intero anno scolastico.