Ho letto le parole della vedova di Maurizio Cerrato, un colpo al cuore, se pur assolutamente comprensibili.
Ed è a lei, che spero presto di poter incontrare senza telecamere, a cui chiedo di non andare via, di restare a Torre Annunziata, se pure causa del suo dolore. Spero che la signora Tania Sorrentino possa restare e possa confidare nel fatto che c’è una parte sempre più numerosa di cittadini della sua città che crede fermamente nella lotta al malaffare e che si impegnerà ogni giorno per far sì che questo territorio possa rinascere al di fuori dei meccanismi e delle logiche criminali che per anni l’hanno contraddistinta.
Non sappiamo di poterci riuscire sempre, ma abbiamo la certezza di provare a costruire una nuova Torre Annunziata.