Un’occasione unica di rilancio per Torre del Greco e tutti i Comuni Vesuviani

  • Post category:Top News

Il Cis Vesuvio Pompei Napoli è un passaggio storico per la nostra regione, come si è arrivati a tale accordo?
È fondamentale osservare che questo territorio, esclusi i fondi arrivati dal Grande progetto Pompei, non era mai stato interessato da un progetto di sviluppo straordinario come quello che inauguriamo con il Cis. Nel 2013 il M5S ha posto durante l’approvazione della legge Bray la necessità di allargare lo sguardo ai siti minori e al distretto culturale intorno a Pompei. Con il Cis vengono stanziati 287 milioni di euro per 45 progetti in 19 Comuni coinvolti. Appena si è insediato il nuovo governo ho incontrato il ministero per il Sud  e ho ribadito come fosse scandaloso che nel Pnrr non ci fossero progetti dedicati all’area Vesuvio-Pompei, che rappresenta un simbolo importantissimo del territorio italiano. Ho chiesto, quindi, che venisse attivato il Cis, che ci fossero fondi e una struttura. La ministra è stata di parola e oggi abbiamo un Contratto istituzionale di Sviluppo che diventa un incubatore importante per oggi, ma anche per il futuro e che si pone come obiettivo quello di ricostruire patti per il lavoro e per le imprese.

Di quali benefici parliamo?
In una ricerca commissionata da Invitalia si stima un “raddoppio del Pil del settore turistico, circa un paio di miliardi , che diventano economia reale sul territorio.” Oggi le strutture ricettive restano scoperte per il 50% nel corso dell’anno. Un progetto di sviluppo di questo tipo, coniugato a un piano di riqualificazione e a una programmazione strutturale di eventi, con investimenti in innovazione, digitale e ricerca può produrre uno sviluppo che traina per vent’anni.

Tra i comuni interessati la collaborazione potrà resistere, chi si interesserà di mediare tra gli enti lì dove ce ne fosse bisogno?
Deve restare l’ascolto e la voglia di continuare questo percorso, migliorando i progetti e aprendo alla possibilità di attrarre ulteriori risorse. Proporrei inoltre, anche la costruzione di patti di legalità con l’Anac, come risposta a chi non si fida abbastanza della capacità delle istituzioni di spendere i soldi in maniera sana.

Ci può parlare di uno dei progetti nello specifico?
Tra i 45 progetti del Cis, c’è il recupero degli ex Molini Marzoli di Torre del Greco.
È importante che vada di pari passo col progetto di spostare il polo nautico nella struttura degli ex Molini in un edificio di prestigio.
Per la Litoranea occorre conciliare i programmi del Cis con la risoluzione del problema degli alvei che portano l’acqua grigia e sporca in spiaggia e in mare. A Torre Annunziata, dove il Cis prevede fondi per l’ex Spolettificio, bisogna anche siglare un patto per il lavoro, come indicato da Giuseppe Conte nella sua recente visita in città. Occorre lanciare il segnale che lo Stato c’è in risposta anche ai gravi episodi di illegalità registrati. E ad Ercolano nel parco superiore di Villa Favorita, già interessata da finanziamenti governativi di un’area verde oggi chiusa al pubblico,  sarebbe bello poter investire in un polo di formazione internazionale per gli studenti del nostro territorio che vogliono diventare pilastri di sviluppo in campo culturale, con l’auspicabile interesse di valorose università della nostra regione