Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha annunciato che entro il 2024 ci saranno 116 mila assunzioni nella scuola. Ne siamo lieti.
Solo che riteniamo incomprensibile a questo punto inserire nel decreto reclutamento, all’attenzione del Senato, i tagli al personale scolastico per oltre 11mila unità. Ci aspettiamo quindi azioni concrete al di là delle parole. Basterà votare gli emendamenti del M5S, che scongiurano i tagli e riportano integralmente le risorse alla card docente, che andrebbe estesa anche al personale ATA.
La pandemia ha mostrato le debolezze di un sistema scolastico saccheggiato per anni dalla politica e usato spesso come bancomat. Durante la pandemia abbiamo finanziato la scuola con 9 miliardi aggiuntivi, quegli sforzi non sono proseguiti con questo governo, a parte le risorse conquistate da Giuseppe Conte con il Pnrr in Europa.
Eppure abbiamo consegnato al governo Draghi un Pnrr con 19 miliardi per la scuola, da accompagnare a una riforma che riducesse il numero di alunni per classe. Fermiamo i tagli e i quiz a crocette. Per intervenire sulla qualità investiamo in modo serio sull’aumento degli stipendi per il personale scolastico.