Ecco cosa dice il financial time su fiscal compact ed euro:
Il Patto di bilancio europeo meglio conosciuto con il nome di Fiscal compact è un trattato europeo approvato il 2 marzo 2012 con il voto unanime delle forze politiche che appoggiavano l’allora Governo Monti (che poi sono le stesse che appoggiano ora il Governo Letta).
Il trattato si fonda sulle cosiddette “regole d’oro” le due più imporatni sono:
Abbattimento del debito: il rapporto tra deficit (debito pubblico) e PIL di ogni Stato membro deve essere portato a livelli sostenibili. Ciò impone un percorso di riduzione del debito pubblico al 60% del Pil in 20 anni (tenendo presente che per l’Italia il rapporto deficit/PIL è pari al 127% ciò si traduce in qualcosa come 40-50 miliardi di euro l’anno).
Pareggio di bilancio: che, detto così sembrerebbe qualcosa di virtuoso e positivo, ma gli effetti concreti potrebbero essere molto negativi. Pareggio di bilancio, ovvero parità tra entrate e uscite di uno Stato, significa che ad ogni investimento fatto (scuole, ospedali, strade ecc…) deve corrispondere almeno un pari importo in entrata (tasse).
Tali condizioni non potranno far altro che impoverire ulteriormente la popolazione italiana e quindi il MoVimento 5 Stelle ne chiede la messa in discussione.