In Regione Campania si è avuto il commissariamento dell’ATO 3 senza una legge regionale che ridefinisse gli ambiti come era stato chiesto dal Governo, accentrando tutti i poteri nelle mani di una sola persona: il senatore Sarro. In questo vuoto di democrazia sono state ridefinite le tariffe e cosa ancora più grave, è stato cancellato parte del debito che il gestore GORI del servizio idrico ha con la Regione Campania mentre la restante parte del debito verrà restituita in comode rate e senza interessi.
Abbiamo chiesto al Ministro Orlando di impugnare tali atti, ma non c’è stata data risposta in tempi utili; ciò nonostante una rete di comuni, organizzazioni sociali e cittadini hanno impugnato la legge regionale che ha permesso tutto questo.
Nell’area vesuviano sarnese è nata una rete civica tra comuni che vogliono lavorare alla ripubblicizzazione dell’acqua: un percorso trasparente e pubblico per individuare un sistema democratico partecipato dai cittadini con gestione pubblica dell’acqua ed un ente di diritto pubblico, azienda speciale che gestisca i servizi idrici.
Voglio lanciare un appello, rivolto ai cittadini di questi comuni, quello di attivarsi e chiedere con Sit-In, ogni volta che si riunisce la giunta del proprio comune, l’adesione del sindaco a questa rete civica.
Fiato sul collo in ogni luogo in Parlamento, sui territori battiamoci per l’acqua pubblica e raggiungeremo l’obiettivo.
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