Contro i soprusi del potere c’è da portare avanti una battaglia che va combattuta giorno dopo giorno.
Nella battaglia contro GORI e contro chi continua ad ignorare la volontà che i cittadini hanno espresso alle urne attraverso il referendum sull’acqua pubblica, c’è un’attività quotidiana all’interno del Parlamento in continuo confronto con i comitati per l’acqua pubblica e con i cittadini.
La mia prima interrogazione sul tema riguarda il commissariamento dell’ATO3: nel 2013 quando la Regione Campania decise di commissariare l’ATO3, scelse di metterne a capo il deputato di Forza Italia Carlo Sarro. Si diede nelle mani di una persona, non di certo un primo cittadino, un servizio che, per Costituzione, devono gestire i sindaci. Il Governo ci ha risposto dandoci ragione ma l’esistenza di una legge regionale permetteva a Sarro di stare in carica per sei mesi. E’ passato oltre un anno dal commissariamento e Carlo Sarro è ancora nella sua posizione, circostanza che va a confermare che il Commissario dell’Ato è attualmente illegittimo. Tutte le informazioni raccolte le abbiamo poi inviate all’Autorità per l’Energia messa al corrente della cosa.
Ad aprile del 2014 la Guardia di Finanza ha accertato che la GORI non ha i libri contabili in linea con le informazioni spedite all’Autorità per l’Energia. L’AEEG ha contestato queste infrazioni e ha inoltre evidenziato che se irregolarità c’è stata per il caso delle Bollette Pazze, allora presto la GORI potrà essere sanzionata.
La mobilitazione continua, in strada di fianco ai comitati per l’Acqua Pubblica e per il Bene Comune, contro la politica di Caldoro ed il Governo regionale, le cui scelte favoriscono GORI e le multinazionali dell’acqua ACEA E SUEZ.