Job act, precariato, riforme universitarie e futuro accademico del Mezzogiorno sono i temi oggetto del convegno “Università e precariato, espatriare o resistere al Sud?” che si svolgerà lunedì 16 marzo alle 11 presso l’aula Spinelli del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli.
Sono tra i relatori di questo convegno che sarà un’occasione per docenti e deputati di confrontarsi con gli studenti e di analizzare gli ultimi dati drammatici sull’istruzione universitaria al Sud, con immatricolazioni in calo del 30%. A preoccupare gli atenei del Mezzogiorno sarebbe anche il nuovo meccanismo di ripartizione dei fondi alle Università: in particolare si discuterà di quel Fondo di funzionamento ordinario che finirebbe per penalizzare proprio gli atenei meridionali. Si analizzerà, infine, la situazione del futuro precario della ricerca italiana e del Sud e dell’inarrestabile “fuga di cervelli” dal Mezzogiorno al Nord ed all’estero.
Il prossimo 16 Marzo presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli si terrà un interessante convegno dal titolo “Università e precariato: espatriare o resistere al Sud”. Di cosa parlerà oltre che dei docenti precari?
Il 16 Marzo sarà prima di tutto una giornata di confronto e di ascolto con chi il mondo universitario lo vive. Racconterò le battaglie del M5S in parlamento. Da portavoce preferisco sempre parlare di cose fatte piuttosto che fare promesse. E’ cruciale per il nostro MoVimento l’attenzione per gli studenti universitari ai quali abbiamo dedicato la nostra prima proposta di legge in discussione alla commissione Cultura della Camera sulla riduzione delle tasse universitarie. E’ già legge, grazie al M5S, la proposta di utilizzare nuove risorse per le residenze universitarie, approvata nel decreto Carrozza del 2013. In queste settimane le regioni stanno recependo il decreto attuativo Mutui, di recente emanazione, per l’edilizia scolastica e le residenze universitarie. E’ l’occasione per intervenire con dei finanziamenti per servizi agli studenti e speriamo che regioni ed enti pubblici non si lascino scappare questa occasione. Molta attenzione anche a quelle esperienze virtuose, ne esistono anche al SUD, in cui l’università ed enti di ricerca si sono trasformati in incubatori sociali e imprenditoriali per Spin-OFF e Start-Up di giovani studenti, dottorati e ricercatori. Ma soprattutto in queste settimane per il M5S parte una campagna di ascolto e di confronto con il mondo universitario e quella del 16 sarà una tappa importante, partiamo dall’università perché vogliamo mettere al centro dell’agenda politica il futuro di questo paese.