Una settimana di Lotta e di Proposte. Ecco i temi a 5 Stelle.
ACQUA PUBBLICA “ Il disegno di legge sull’acqua di Caldoro è un vero e proprio schiaffo alla democrazia, una legge-vergogna che un governo regionale a Cinque Stelle non esiterebbe a cancellare. Ho consegnato a Caldoro le firme apposte dai cittadini per chiedere che la democrazia ritorni a gestire l’acqua. Dobbiamo ridare nuovamente il potere ai sindaci nella gestione dei servizi idrici e bisogna liquidare la Gori, una società privata che ha oltre 200 milioni di debiti. Con questa petizione vogliamo dare l’ultima spallata per fermare una legge, quella di Caldoro, che apre una vera e propria autostrada alle lobby dell’acqua. Subito dopo partiremo con una campagna per fermare le centinaia di distacchi anomali segnalati dagli utenti della Gori”.
VERMI NELLE MENSE SCOLASTICHE “Abbiamo chiesto da diversi mesi, al Comune, di rispettare la legge per la quota di prodotti bio e a km 0. Abbiamo denunciando gli intrecci politici, imprenditoriali, ma mai ci saremmo immaginati che il livello fosse questo. In un incontro pubblico cui ho partecipato a Benevento, ho ascoltato le lamentele dei genitori in merito alla qualità scadente della mensa ed ho visto pile di richieste e denunce dell’associazione AltraBenevento e del Movimento Cinque Stelle a cui il Comune non ha mai risposto, nonostante l’intervento del Prefetto”.
RILANCIO TURISTICO “I quattro progetti che il Comune di Torre del Greco presenterà nelle prossime ore per attrarre i fondi previsti dal Grande Progetto Pompei mancano di una visione strutturale della realtà turistica torrese. Non vedo il coinvolgimento dei veri stakeholder del territorio, né quello dei cittadini. Non è chiara, neppure, la metodologia, visto che nel Grande Progetto Pompei è previsto un tavolo tecnico a cui partecipano tutti i sindaci della cosiddetta Buffer Zone di Pompei, oltre che agli amministratori regionali, il sindaco della città metropolitana e il Ministero dei Beni Culturali. Gli unici interventi di successo possono essere quelli che guardano ad una strategia turistica complessiva e con percorsi turistici che attraversano diversi Comuni e che intercettino i visitatori diretti a Pompei e al Vesuvio. La città di Torre del Greco non può commettere errori: se non si interviene con una strategia unitaria si rischia unicamente di buttare all’aria un’occasione unica per la ripresa dell’economia locale e si rischia di spendere a vuoto importanti finanziamenti pubblici”.
CAMPI FLEGREI, BENI ARCHEOLOGICI ABBANDONATI “Alla Soprintendente chiedo un impegno forte affinché si riesca, finalmente, a restituire alla collettività queste beni archeologici unici al mondo, a renderli agibili e fruibili al più presto. La colombaia di via Vigna si trova nella scuola Giacinto Diano e l’accesso alla stessa è impedito dalla presenza di una struttura in muratura e ferro. All’interno, però, sono stati scoperti rifiuti di vario tipo e le mura sono completamente vandalizzate. A causa della mancata messa in sicurezza dell’area, negli anni ’90 un ragazzino cadde all’interno di una cavità presente e rischiò di morire per le esalazioni tossiche”.