Ha vinto la democrazia. Ha vinto la difesa dell’acqua pubblica. Caldoro non è riuscito per l’ennesima volta a far approvare il nuovo testo sul riordino del Servizio idrico integrato a causa della caduta del numero legale. Era l’ultima occasione, per Caldoro e la sua maggioranza, di approvare una legge nata soltanto per favorire le grandi lobby dell’acqua.
Hanno funzionato gli incontri su ogni territorio promossi dal 2014, ha funzionato la petizione con 5000 mila firme, ha funzionato la lotta dei comitati per l’acqua pubblica, il coinvolgimento dei sindaci per l’acqua pubblica, ha vinto la mobilitazione degli attivisti 5 stelle. Hanno funzionato i presidi fuori la regione, i nostri occhi sui consiglieri di opposizione e maggioranza, i nostri stimoli alla stampa e ai media locali.
Caldoro è stato messo all’angolo, a dimostrazione che quando i cittadini si muovono, supportati da forze politiche coerenti, possono far valere le proprie idee ed essere ascoltati. Questa sarà solo una delle prime vittorie sul fronte dell’acqua pubblica ma anche un esempio di mobilitazione efficace. Andiamo avanti