Non dimentico le lotte alle quali ho partecipato insieme a tanti cittadini e alle “Mamme vulcaniche” per evitare l’ennesimo scempio del territorio campano rappresentato dalla discarica nel Parco del Vesuvio”.
Oggi quando la vicenda non è più un caso internazionale, oggi che i cittadini non sono più in mobilitazione massiccia la vicenda è scomparsa dall’attenzione pubblica, dopo che l’intera cava è divenuta ormai satura. Ma non sono scomparse le conseguenze di quell’atto scellerato. Ancora oggi durante la notte gli abitanti dei comuni limitrofi alla discarica sono costretti ad essere sigillati in casa perché il fetore che arriva dalla discarica non è più sopportabile.
Ma i danni più gravi vanno cercati nel reale inquinamento dei terreni, delle acque e dell’aria.
Per questa ragione noi del MoVimento chiediamo al Ministro dell’Ambiente di rende conto del reale grado inquinamento dell’area citata, in modo tale da mettere in campo tutte le misure e gli interventi necessari per la messa in sicurezza, per la tutela del salute delle popolazioni residenti.
Nell’interrogazione viene inoltre chiesto al Ministro dell’Ambiente che vengano effettuati controlli sul territorio, con l’intervento del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) e che, là dove si renda necessario, vengano compiute bonifiche.