NON DOBBIAMO PIU’ ASPETTARE IL 2018: RENZI A CASA SE PERDE IL REFERENDUM
Renzi vuole trasformare il referendum sulle Riforme Costituzionali in un referendum sulla sua persona. “Se perdo lascio la politica”, ha detto il premier-abusivo. La consultazione ci permetterà da un lato di DIFENDERE LA COSTITUZIONE e dall’altro di METTERE AL TAPPETO QUESTO GOVERNO, quella combriccola che salva Banca Etruria ed uccide i risparmiatori, il governo dello SfasciaScuola e delle Riforme, imposte dall’Europa, che vanno contro gli interessi dei cittadini.
In una recente intervista, il professor Gaetano Azzariti, ordinario di diritto costituzionale alla Sapienza ha affermato che queste riforme “sono pericolose e danno troppo potere al Premier. Il ddl Boschi, accoppiato all’Italicum, produce involuzione costituzionale. Dovrebbe proporsi la diffusione del potere, favorire la partecipazione politica dei cittadini, e la centralità del Parlamento, mentre al contrario così ne porta la crisi alle estreme conseguenze. Tutto finirà concentrato nelle mani del governo”.
Intanto da Openpolis, un osservatorio civico della politica italiana che si occupa di accesso ai dati pubblici, veniamo a scoprire che la nostra democrazia è morta, uccisa dal governo Renzi. E che il nostro Paese è ormai divenuto un vero e proprio Premierato.
in Italia c’è già un premierato che imbavaglia parlamento e opposizioni. 8 proposte approvate su 10 sono del governo e solo 2 del Parlamento. Quelle 2 proposte su dieci per lo più sono localistiche, poco significative e deleghe al governo. Ma la Costituzione non dice questo, ci ricorda che tra Parlamento e Governo ci deve essere parità. Il parlamento è scelto dai cittadini e il governo dai partiti e i partiti non possono mangiarsi la democrazia. Tutto ciò può solo peggiorare con la riforme Costituzionali della Casta e con la nuova legge elettorale.
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