La Medina: un labirinto con tante uscite, con uomini e merci.
Sembra esistere ancora un mercato che conserva aspetti nobili.
Il Mercato dovrebbe essere un luogo per scambiare merci e non un mezzo per fare profitti.
In Marocco troviamo le mele del trentino e i cappelli arabi Made in China, ma ci sono anche le concerie, i laboratori di legno, le erboristerie artigianali custodi di prodotti e saperi che prendono vita nei corpi dei marocchini della Medina. Fino a quando?
Da tempo in Italia sono nate e stanno nascendo esperienza di mercati senza mercanti , luoghi di saperi, di relazioni, di ri-velazioni, di utopie concrete.
Contadini, allevatori, artigiani, trasformatori che fanno dell’etica, che fanno della riproduzione della vita, dell’accesso alla terra, della conservazione dei semi una loro battaglia contro l’industria della morte, delle modificazioni genetiche, dell’intossicamento di massa.
Genuino è Clandestino, ma ancora per poco c’è sempre più gente che entra in re-l-azione e siccome l’appetito vien mangiando potete iniziare a conoscere Ragnatela, rete campana, ascoltando la puntata di Spazio Clandestino
Facciamo re-l’azione Domenica 5 Dicemebre
Resistenza contadina
Contadini italiani a confronto
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Bel post interessante..
Ritengo che il consumismo sia il male odierno e necessario che caratterizza tutti noi, anche inconsciamente…
Tra l’altro spero avrai modo e voglia di ricambiare la visita sul nostro blog dove si parla nell’ultimo articolo dell’aspetto consumistico di un giorno come quello di San Valetino…Articolo scritto da una squillo per bene
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/02/14/post-di-una-squillo-per-bene/