Ci sono cose che il governo mette sotto il tappeto. Almeno 120mila docenti che non supereranno il concorso non riescono ad immaginarsi un futuro. Eppure lo stato ha investito su di loro in formazione, abilitazione, gli ha pagato gli stipendi per supplenze anche per 20 anni ed oggi li manda al macero.
Con una risoluzione M5S che parte oggi in commissione cultura chiediamo che si preveda una fase transitoria che porti al ruolo i docenti abilitati esclusi dal concorso entro i prossimi 3 anni, riconoscendo che c’è un potenziale di 100mila cattedre che oggi sono date in supplenze brevi e che quindi servono alla nostra già martoriata scuola. Pretendiamo di stralciare il divieto di cumulo dei 36 mesi che la Buona Scuola prevede già dal primo settembre 2016 , escludendo gli abilitati anche dalle supplenze annuali; una misura che oggi si abbatte anche sui docenti per l’infanzia in tutti i comuni d’Italia. Pretendiamo percorsi agevolati nel nuovo sistema di per reclutamento e formazione per chi ha già svolto 36 mesi di servizio e non è abilitato. Per finire nella disciplina dei tirocinanti che supereranno i prossimi concorsi per insegnare, chiediamo che le supplenze di ore e di giorni di un collega assente debbano essere retribuiti con Contratto Collettivo Nazionalee e non con contratto di tirocinio. Non permetteremo al governo nessun Job Act applicato alla scuola!