Potrei scrivere fiumi di parole, accendere i riflettori sulla singola norma , aprire la scatoletta di tonno sugli enormi conflitti di interessi di questo governo. Servirebbe a poco. I partiti non sono in conflitto d’interesse con le banche. I partiti sono le banche, le assicurazioni, sono i dipendenti del capitale finanziario che sta spolpando il nostro paese. Non si sono accontentati di svendere la nostra rete di telecomunicazione, pagate dal sudore, dal lavoro, dal sangue dei nostri nonni, di svendere le nostre autostrade a Benetton, di svendere le nostre reti ferroviare, la nostra rete elettrica, di cancellare una banca nazionale, di strappare la nostra moneta, di affidare la gestione dell’acqua alla multinazionale francese Suez e regalarla agli amici generosi nel finanziamento delle campagne elettorali.
L’1% della popolazione del pianeta, gli uomini più ricchi della terra, hanno ancora fame. Non c’è freno all’avidità . Non gli basta possedere da soli , la ricchezza della restante parte del pianeta: il 99% dei cittadini. Vogliono di più. I partiti sono ai loro ordini. Sono i loro dipendenti, non i dipendenti dei cittadini. In cambio i POLITICI vivono in una zona morbida di cuscinetto, una zona di confort, non diventeranno i più ricchi del pianeta, ma sono protetti dall’impoverimento feroce a cui sono destinati tutti gli altri. Dopo aver spolpato il paese, derubato il paese di soldi e beni immobili si passa ai risparmi privati, agli immobili degli italiani, alle loro case.
E i partiti colpiscono tutti ad uno ad uno. Con precisione. Approccio scientifico. Gli studi degli avvocati , gli studi degli ingegneri, le farmacie mangiate dalle grosse S.p.A. Internazionali o società di capitali con il DDL concorrenza. Si mangiano le nostre imprese create e costruite con sudore. Ed ora con questo decreto il settore bancario cooperativo viene messo in bocca, anche questo alle S.p.A.
Qui non si tratta di tecnicismi, di forme societarie belle o brutte. Qui dovete vedere dei grossi squali che intendono ingoiare milioni di piccole attivita imprenditoriali, milioni di cittadini. Ed ora le ultime banche che facevano prestiti a famiglie e piccole imprese, che le aiutavano, le sostenevano entreranno anche loro nel grande casinò della speculazione finanziaria.
Quindi mentre una forza politica come il M5S decide di tagliarsi lo stipendio restituendo quindici milioni di euro e fa partire 1000 imprese, il PD con questa decreto sulle banche cooperative farà una stretta sui rubinetti verso l’economia reale.