Per il governo non c’è alcuna emergenza ambientale a Napoli Est. Con un ritardo di oltre 3 anni, l’esecutivo ha risposto a una mia interrogazione, negando, di fatto, l’obbligo per la Tirreno Power di procedere all’adempimento della Valutazione di Impatto Ambientale. Eppure, la VIA potrebbe mettere in luce una sicura incompatibilità della struttura. Con questo giochetto, si spaccia la nuova centrale come riconversione del vecchio stabilimento e si fa risparmiare la Tirreno Power a scapito dei cittadini. Voglio ricordare come oggi, a Savona, la Tirreno Power sia sotto processo perché la procura sospetta che 400 persone siano morte per ragioni legate alle emissioni inquinanti della centrale a carbone di Vado Ligure.
Se il governo non vuole procedere nella direzione indicata dal Movimento Cinque Stelle, si prenderà tutte le responsabilità del caso. In un contesto di particolare degrado ambientale dell’area – aggiunge -, il lavoro delle lobby è riuscito prima a generare questo scempio di riconversione e poi, sempre a Napoli Est, a promuovere un nuovo Terminal, attualmente in costruzione, un’infrastruttura invasiva che presenta molteplici fattori di criticità. Per effetto di questo progetto, infatti, la centrale della Tirreno Power si ritroverà ad essere incastonata tra le banchine del porto, le stesse condotte che prelevano e immettono acqua nel mare saranno collocate nel punto in cui dovranno essere ormeggiate le navi.