Siamo qui per difendere quei lavoratori che per anni sono stati esposti all’amianto e le loro famiglie che hanno sete di giustizia. La vita di tante persone è stata messa in pericolo dal contatto quotidiano sul posto di lavoro con materiale altamente tossico. Chiediamo che non ci siano più discriminazioni per i lavoratori marittimi esposti all’amianto e in particolare che non ci siano per i marittimi della Campania.
Ho partecipato a un sit-in organizzato dal sindacato Usb Marittimi fuori alla sede Inal di Napoli per denunciare la mancata applicazione della legge sull’amianto, che permetterebbe loro di vedere riconosciuti i benefici pensionistici come accade per altre categorie di lavoratori.
Insieme ai rappresentati dell’Usb siamo stati ricevuti dal direttore regionale dell’Inail della Campania, Daniele Leone, che ha accolto le istanze dei marittimi, promettendo uno stop alle discriminazioni per i lavoratori campani e la disamina delle oltre 400 istanze ancora in sospeso, anche da oltre 10 anni.
Oggi il direttore Leone si è impegnato ad applicare la normativa con giustizia per i lavoratori marittimi. Ma non ci basta: il Movimento Cinque Stelle sarà vigile rispetto a questo e siamo pronti a presentare anche delle interpellanze in parlamento se non avremo risposte definitive. Ricordiamo che stiamo parlando di lavoratori che hanno un età avanzata che si sentono abbandonati e vittime di un calvario fatto esclusivamente di ostacoli burocratici.